SOLCHI NASO GENIENI
I solchi naso genieni, più comunemente conosciuti come parentesi, sono le linee che corrono dal lato del naso all’angolo della bocca. Pur non avendo una funzione particolare, l’eccessiva profondità di queste rughe ha la potenzialità di mostrare un viso stanco, triste e con qualche anno in più, rischiando di diventare un problema psicologico per il soggetto che le presenta. Inoltre, a differenza di alcuni estetismi -come le smagliature- che si presentano più facilmente sul corpo femminile, le parentesi sul viso sono un problema molto ricorrente tra gli uomini, che sottoponendosi a piccoli interventi estetici riescono ad eliminare questo problema.
A differenza degli inestetismi che possono riguardare la pelle, i solchi naso genieni non vengono accentuati da cattive abitudini quali una sbagliata alimentazione, smog o fumo, ma riguardano un cedimento dei tessuti che manifestano una depressione sulla cute. Proprio per questo motivo, questa zona del viso è una delle maggiormente trattate sia nel mondo della chirurgia plastica, sia nel mondo della medicina estetica, dove sono state sviluppate delle tecniche che ne consentono la cura ed il miglioramento senza ricorrere al bisturi.
Andare a colmare quest’area quindi, significa far ritrovare alla pelle del viso la propria tonicità e compattezza, permettendo al paziente di sentirsi nuovamente sicuro del proprio volto. Inoltre, le tecniche sviluppate nell’ambito della medicina estetica -filler a base di acido ialuronico e lipofilling-, consentono la cura di questo inestetismo riuscendo a rallentare i segni dell’invecchiamento, garantendo risultati anche in termini di ringiovanimento.
Oggigiorno grazie a delle tecniche innovative e poco invasive, è possibile curare l’eccessiva presenza dei solchi genieni senza dover ricorrere ad un’operazione chirurgica vera e propria. Gli interventi che si possono attuare per la riduzione dei solchi sono principalmente due e, nonostante differiscano sostanzialmente nella loro applicazione, i risultati sono entrambi soddisfacenti e garantiti per il paziente. In base alla profondità che presenta il volto e all’effetto finale che si desidera ottenere, si deciderà insieme allo specialista quale delle due sia la tecnica migliore.
- Riduzione con il filler
Nel mondo della medicina estetica, l’utilizzo dei filler rimane una delle tecniche maggiormente utilizzate per curare e migliorare la presenza di un inestetismo. La poca invasività dell’intervento ha permesso a milioni di uomini e donne di avvicinarsi al mondo degli interventi senza il timore di doversi sottoporre al bisturi e alle anestesie totali. La riduzione dei solchi genieni tramite l’utilizzo del filler prevede l’infiltrazione di acido ialuronico tramite un ago molto fine, motivo per il quale non è necessaria l’anestesia. L’acido ialuronico rientra nella categoria dei materiali innovativi e riassorbibili, garantendo un valido risultato per il paziente ed un’ottima soluzione per gli inestetismi simili ai solchi genieni accentuati.
L’intervento ha una durata di circa 30 minuti ed il lieve fastidio dell’infiltrazione risulta ben tollerato nonostante non sia previsto l’utilizzo di punture anestetiche: è comunque possibile richiedere l’applicazione di una crema anestetica. Il trattamento non ha particolari controindicazioni, ma potrebbe verificarsi la presenza di qualche fastidio come come gonfiori, ematomi e lievi rossori, ma sono sintomi che tendono a scomparire nel giro di pochi giorni. Nel periodo post-trattamento (circa dodici ore) è necessario evitare l’utilizzo di qualsiasi tipo di trucco per la pelle, mentre nelle due settimane successive all’intervento è altamente sconsigliata l’esposizione sole, fare bagni turchi o saune. Il risultato ottenuto con il filler ha una durata che varia dai 9 ai 12 mesi poiché, essendo riassorbibile, l’effetto donato dall’acido ialuronico tende a scomparire con il passare del tempo. Sarà decisione del paziente ripetere o meno il trattamento in base ai risultati che ha ottenuto e che desidera portare avanti nel tempo.
- Riduzione con lipofilling
La riduzione dei solchi genieni attraverso il lipofilling, a differenza del filler, è un’intervento lievemente più invasivo, ma non lascia né segni né cicatrici. L’operazione prevede il prelievo di tessuto adiposo da una zona donatrice (addome, interno coscia o ginocchio) ed il successivo trapianto delle cellule staminali e delle cellule adipose in esso contenute nell’area interessata. Grazie a questa tecnica è possibile donare volume a tutte quelle zone del corpo che si presentano svuotate, incavate e senza volume. Gli inestetismi che presentano una situazione di depressione estetica sono dovuti alla riduzione del sostegno del tessuto adiposo, causa principale della perdita dei volumi e del rilassamento della cute.
Il trattamento prevede l’utilizzo dell’anestesia locale sia durante l’aspirazione del tessuto adiposo, sia durante il riempimento della zona interessata, permettendo al paziente di non percepire il minimo dolore. L’intervento ha una durata di circa un’ora, al termine della quale la zona del viso potrebbe apparire rigonfia ed arrossata, ma sono sintomi comuni e normali, che tendono a scomparire nei due giorni successivi all’operazione. La caratteristica che accomuna il lipofilling e le infiltrazioni tramite i filler è che entrambi siano riassorbibili, e dunque non definitivi, lasciando la decisione di ripetere o meno l’intervento in mano al paziente. Sarà possibile effettuare le sedute con una distanza di circa 5 mesi, mantenendo i risultati ottenuti con gli interventi precedenti. Negli ultimi tempi però, questa tecnica sta lasciando spazio all’utilizzo di materiali di riempimento sintetici, innovativi e sofisticati, come l’acido ialuronico.